martedì 1 settembre 2009

Mwithi

Che confusione! Cercare di dare ordine alle storie, ai momenti, alle sensazioni, ai ricordi... Puah! La memoria è UNA e quando un'immagine si fa strada con violenza nella testa devi lasciarle spazio anche se alla 'cronologia dei fatti' non piace. I ricordi guizzano e sono taglienti come lame: gli occhi di Mwithi oggi si sono aperti un varco nella mia giornata e da ore sono lì che aspettano che manifesti questo nuovo incontro in qualche modo.

Mwithi, ti rivedo oggi nelle foto di Mwende e non posso che sospirare di sollievo: il viso finalmente sgonfio, i capelli sono meno radi e soprattutto, sei seduta! sul grembo di tua madre.

Mi sono arrabbiata con te.

Dal letto di Matzuki sul quale ho passato un pomeriggio intero sdraiata con una lavagnetta magica a farlo giocare - lui che a sukuru (scuola in kitharaka) non ci poteva andare perchè era 'appeso' a causa di una frattura o una lussazione... non lo so. So solo che per me quando l'ho sentito piangere dall'altra stanza non cambiava nulla. Per me era solo un bimbo che piangeva da solo legato ad un letto - ti guardavo, sdraiata di lato con la manina poggiata sotto la testa e gli occhi fissi inespressivi... e quelle mosche, che chissà perchè sceglievano proprio te come punto d'appoggio. Una caramella, una carezzina sul viso - ma che impressione toccare un corpicino che l'anima quasi non ce l'ha già più! - e una domanda: perchè? Perchè Mwithi così piccola hai già rinunciato alla vita?

She is refusing to eat, hanno detto le altre mamme della stanza, la tua sorrideva appoggiata allo stipite mentre mi osservava seduta accanto a te. Sorrideva, ma io pensavo che avrebbe potuto, DOVUTO fare di più. Sarebbe bastato anche sollevarti di lì o cambiare la tua posizione perchè un raggio di sole ti colpisse il viso entrando dalla finestra sopra il tuo letto, o anche solo per pulirti visto che da delle mezz'ore avevi i pantaloncini inzuppati di pipi.


Forse non sono più arrabbiata: lo sguardo nelle foto è vivace, pare tu stia seguendo il bingo in atto, chissà che confusione ed eccitazione in pediatria!
Hai forse lasciato che l'ossigeno ti entrasse di nuovo nei polmoni dando finalmente un ritmo al tuo respiro, hai forse allungato la mano per un po' di porridge e richiesto attenzione quando eri stanca di stare nel letto?
Forse questo è stato il tuo timido si alla vita... E mo', vediamo che succede...







Credits fotografici: Mwende.

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